Dal
Convegno sul Verde Pubblico del
marzo 2015:
"Quale futuro urbanistico per Vigevano? “Vigevano città d’arte, bella e vivibile o città dormitorio?”
Un estratto dalle riflessioni dell'arch. Luciano Saino
Seconda parte - La situazione a Vigevano
Scopo della ricerca
Questo
lavoro fa propria una convinzione diffusa fra la popolazione circa una
presenza molto scarsa di verde pubblico nella città di Vigevano. Sono
sensazioni che si provano rendendosi conto ogni giorno quanto sia
ridotto lo spazio per i giochi dei bambini in alcuni quartieri composti
da edifici a più piani con cortili cementificati, constatando, per
contro, quanto sia elevata la presenza di cittadini di ogni età e per
motivazioni diverse nelle aree a parco pubblico, oppure quanta strada
debba percorrere una persona in età avanzata o diversamente abile per
raggiungere luoghi con una parvenza di naturalità in cui riposarsi,
leggere o conversare all'aperto. Ma si tratta solo di sensazioni non
scientificamente provate ed in quanto tali, prima di renderle pubbliche,
vanno supportate da una ricerca dettagliata ed attenta sul territorio.
Il
lavoro che viene presentato si pone per l'appunto l'obiettivo di
quantificare e documentare, illustrandone le condizioni, la dotazione
reale di verde urbano presente in città ed utilizzabile dai cittadini,
secondo quelle caratteristiche di qualità, accessibilità e fruibilità
sopra menzionate.
I risultati ottenuti consentono di
valutare le manchevolezze più gravi (senza tema di smentite) e di
indicare i rimedi che si ritiene debbano essere introdotti nella
gestione del territorio della città.
Metodologia di lavoro
Sono
stati elencati, dimensionati e visualizzati, con immagini fotografiche
prese sul posto, tutti i parchi presenti in città, facendo una
distinzione che tiene conto della loro dimensione, posizione nel
contesto urbano, presenza di vegetazione e dotazione di attrezzature,
secondo i seguenti criteri:
- Parchi urbani di importanza
comunale: corrispondono a quelli che per la loro ubicazione strategica,
consistenza della superficie utilizzabile, presenza di vegetazione ed
attrezzature per il gioco ed il riposo, possono definirsi fruibili per
un tipo di utenza estesa a gran parte dei residenti;
- Parchi
urbani di quartiere: si tratta di superfici a verde con presenza di
essenze arbustive e di alto fusto, di giochi per l'infanzia ed
attrezzature per il riposo che per la loro dimensione (di regola meno
estesa dei precedenti) e la loro ubicazione prevalentemente periferica,
risultano fruibili per una utenza di livello di quartiere urbano;
-
Parchi urbani di valenza locale: aree a verde con presenza di essenze
arbustive e di alto fusto, di dimensioni ancora più ridotte (in alcuni
casi solo qualche centinaio di mq.) e con presenza esclusiva di
attrezzature per il riposo .
Per il calcolo della dotazione non
vengono prese in considerazione nel lavoro quelle aree che sono state
pur in parte documentate e definite come "aree a verde con funzioni di
esclusivo decoro urbano" e le aree riguardanti "bordi stradali"
(compresi quelli di superficie consistente presenti ad esempio nell'area
Esselunga), secondo una disciplina urbanistica consolidata che esclude
la loro possibilità di utilizzo come "verde pubblico", inteso
nell'accezione di servizio al cittadino.
Oltre ai parchi
sono state documentate le potenziali reti ecologiche presenti nella
città, rappresentate da viali con doppia alberature o strade con
semplice filare. Anche se si tratta per la maggior parte dei casi di
monconi di percorsi (salvo il Viale Beatrice d'Este e l'allea di Viale
Mazzini) si è ritenuto che, nella parte del lavoro che indica le
modalità e le direzioni di potenziamento del verde urbano, possano
costituire un punto di partenza interessante, insieme ad altre
componenti, per svolgere quelle funzioni di potenziamento ecologico
complessivo del territorio, di miglioramento del benessere psico-fisico
dei cittadini, di incremento della qualità estetica del contesto urbano
ed ultimo, ma non certo per importanza, di depurazione dell'aria che
siamo costretti a respirare ogni giorno.