lunedì 6 aprile 2015

Conferenza sul Verde - 6. Proposte per incrementare la superficie dei parchi urbani

Dal Convegno sul Verde Pubblico del marzo 2015:
"Quale futuro urbanistico per Vigevano? “Vigevano città d’arte, bella e vivibile o città dormitorio?”

Un estratto dalle riflessioni dell'arch. Luciano Saino

Sesta parte - Proposte per incrementare la superficie dei parchi urbani

Conferenza sul Verde - 5. Proposte per il rafforzamento delle reti ecologiche


Dal Convegno sul Verde Pubblico del marzo 2015:
"Quale futuro urbanistico per Vigevano? “Vigevano città d’arte, bella e vivibile o città dormitorio?”

Un estratto dalle riflessioni dell'arch. Luciano Saino

Quinta parte - Proposte per il rafforzamento delle reti ecologiche

Conferenza sul Verde - 4. Le reti ecologiche urbane

Dal Convegno sul Verde Pubblico del marzo 2015:
"Quale futuro urbanistico per Vigevano? “Vigevano città d’arte, bella e vivibile o città dormitorio?”

Un estratto dalle riflessioni dell'arch. Luciano Saino

Quarta parte - Proposte per il rafforzamento delle reti ecologiche

Conferenza sul Verde - 3. Consistenza del Verde Pubblico a Vigevano

Dal Convegno sul Verde Pubblico del marzo 2015:
"Quale futuro urbanistico per Vigevano? “Vigevano città d’arte, bella e vivibile o città dormitorio?”

Un estratto dalle riflessioni dell'arch. Luciano Saino

Terza parte - Consistenza del Verde Pubblico a Vigevano

Conferenza sul Verde - 2. La situazione a Vigevano

Dal Convegno sul Verde Pubblico del marzo 2015:
"Quale futuro urbanistico per Vigevano? “Vigevano città d’arte, bella e vivibile o città dormitorio?”

Un estratto dalle riflessioni dell'arch. Luciano Saino

Seconda parte - La situazione a Vigevano

Scopo della ricerca

Questo lavoro fa propria una convinzione diffusa fra la popolazione circa una presenza molto scarsa di verde pubblico nella città di Vigevano. Sono sensazioni che si provano rendendosi conto ogni giorno quanto sia ridotto lo spazio per i giochi dei bambini in alcuni quartieri composti da edifici a più piani con cortili cementificati, constatando, per contro, quanto sia elevata la presenza di cittadini di ogni età e per motivazioni diverse nelle aree a parco pubblico, oppure quanta strada debba percorrere una persona in età avanzata o diversamente abile per raggiungere luoghi con una parvenza di naturalità in cui riposarsi, leggere o conversare all'aperto. Ma si tratta solo di sensazioni non scientificamente provate ed in quanto tali, prima di renderle pubbliche, vanno supportate da una ricerca dettagliata ed attenta sul territorio.

Il lavoro che viene presentato si pone per l'appunto l'obiettivo di quantificare e documentare, illustrandone le condizioni, la dotazione reale di verde urbano presente in città ed utilizzabile dai cittadini, secondo quelle caratteristiche di qualità, accessibilità e fruibilità sopra menzionate.

I risultati ottenuti consentono di valutare le manchevolezze più gravi (senza tema di smentite) e di indicare i rimedi che si ritiene debbano essere introdotti nella gestione del territorio della città.

Metodologia di lavoro

Sono stati elencati, dimensionati e visualizzati, con immagini fotografiche prese sul posto, tutti i parchi presenti in città, facendo una distinzione che tiene conto della loro dimensione, posizione nel contesto urbano, presenza di vegetazione e dotazione di attrezzature, secondo i seguenti criteri:

- Parchi urbani di importanza comunale: corrispondono a quelli che per la loro ubicazione strategica, consistenza della superficie utilizzabile, presenza di vegetazione ed attrezzature per il gioco ed il riposo, possono definirsi fruibili per un tipo di utenza estesa a gran parte dei residenti;

- Parchi urbani di quartiere: si tratta di superfici a verde con presenza di essenze arbustive e di alto fusto, di giochi per l'infanzia ed attrezzature per il riposo che per la loro dimensione (di regola meno estesa dei precedenti) e la loro ubicazione prevalentemente periferica, risultano fruibili per una utenza di livello di quartiere urbano;

- Parchi urbani di valenza locale: aree a verde con presenza di essenze arbustive e di alto fusto, di dimensioni ancora più ridotte (in alcuni casi solo qualche centinaio di mq.) e con presenza esclusiva di attrezzature per il riposo .

Per il calcolo della dotazione non vengono prese in considerazione nel lavoro quelle aree che sono state pur in parte documentate e definite come "aree a verde con funzioni di esclusivo decoro urbano" e le aree riguardanti "bordi stradali" (compresi quelli di superficie consistente presenti ad esempio nell'area Esselunga), secondo una disciplina urbanistica consolidata che esclude la loro possibilità di utilizzo come "verde pubblico", inteso nell'accezione di servizio al cittadino.

Oltre ai parchi sono state documentate le potenziali reti ecologiche presenti nella città, rappresentate da viali con doppia alberature o strade con semplice filare. Anche se si tratta per la maggior parte dei casi di monconi di percorsi (salvo il Viale Beatrice d'Este e l'allea di Viale Mazzini) si è ritenuto che, nella parte del lavoro che indica le modalità e le direzioni di potenziamento del verde urbano, possano costituire un punto di partenza interessante, insieme ad altre componenti, per svolgere quelle funzioni di potenziamento ecologico complessivo del territorio, di miglioramento del benessere psico-fisico dei cittadini, di incremento della qualità estetica del contesto urbano ed ultimo, ma non certo per importanza, di depurazione dell'aria che siamo costretti a respirare ogni giorno.

Conferenza sul Verde - 1. Considerazioni generali

Dal Convegno sul Verde Pubblico del marzo 2015:
"Quale futuro urbanistico per Vigevano? “Vigevano città d’arte, bella e vivibile o città dormitorio?”

Un estratto dalle riflessioni dell'arch. Luciano Saino

Prima parte - Considerazioni generali

Conferenza sul Verde Pubblico

Durante gli appena trascorsi week-end di fine marzo, il 21-23/3/2015 e il 29-29/3/2015, Vigevano Sostenibile ha organizzato (vedi il nostro annuncio) una doppia Conferenza + Mostra presso l'Auditorium San Dionigi della Fondazione Piacenza e Vigevano, intitolato

Quale futuro urbanistico per Vigevano?
“Vigevano città d’arte, bella e vivibile o città dormitorio?”

I relatori, arch. Luciano Saino e dott. Giovanni Molina, hanno illustrato la condizione non certo invidiabile del Verde Cittadino vigevanese, vittima di una ormai pluriennale politica orientata alla cementificazione e sostanzialmente indifferente alle necessità dell'equilibrio ecologico generale.

L'analisi condotta dai relatori ci ha condotto attraverso l'osservazione, oggettiva e quindi impietosa, della drammatica e cronica insufficienza di spazi verdi in città, ben al di sotto delle percentuali pro-capite prescritte dai regolamenti.

Parliamo di effettivi 2,17 mq/abitante contro i 6,13 mendacemente dichiarati nel PGT di Vigevano e i 9 generalmente considerati ottimali.

Pubblichiamo qui, come breve serie di post, le riflessioni presentate da Luciano Saino: